ST-35 e CCCP K40Y-9 PIO
14/01/19 09:09
Non sono stato mai un amante delle caratteristiche dei carta e olio e il fatto di essere rimasto “avvinghiato” alle mie convinzioni personali mi ha sempre fatto propendere all'uso di buoni polipropilene.
I K40Y-9 sono condensatori PIO realizzati per uso militare nella vecchia unione sovietica. La qualità di realizzazione è piuttosto alta, il conduttore è un foglio di alluminio mentre il dielettrico è in carta saturata d'olio e vetro, il tutto sigillato in un contenitore metallico.
Questi condensatori non hanno il suono scuro e rilassato che associamo generalmente ai carta e olio. Con questi condensatori l’ST-35 mantiene le sue caratteristiche sonore per cui è particolarmente amato. Il suo midrange è ancora lì, coinvolgente e ricco di armoniche, la risoluzione dei dettagli è alta e “l’aria" in cima più bella di quella che ho ottenuto dai polipropilene a spese però di un estremo basso più contenuto.
La ricostruzione tridimensionale, spaziale, è davvero molto bella ed è l’aspetto che colpisce maggiormente implementando questi condensatori. Il palcoscenico risulta più dettagliato, sono musicali e suonano naturali come il riferimento (polipropilene generici), dove questi ultimi però a confronto sono più generosi sull'estremo basso.
L’unica riserva che ho su questi K40Y-9 è il basso appunto. I polipropilene hanno un estensione e un impatto migliore su questo lato dello spettro, mettete su qualche CD con una batteria ben registrata e ve ne accorgerete subito. Seppur presente, il basso è più "timido" rispetto a quello dei polipropilene, le distanze sono piccole ma piuttosto apprezzabili.
Nel complesso con questi condensatori, L'ST-35 risulta molto piacevole da ascoltare, tanto che si può tranquillamente decidere di mantenerli in pianta stabile purché si cerchi di compensarne le “carenze” con un po di tube rolling o con abbinamenti specifici sul resto della catena.
Non ho molto altro da dire in merito, chi avesse in mente di provarli, faccia attenzione al poco spazio a disposizione sul circuito stampato dell’ST-35 che unito alla conducibilità del contenitore metallico potrebbe creare qualche difficoltà; Il contenitore metallico non deve toccare nulla attorno a se. Lasciateli rodare per circa 200 ore.
Buoni Ascolti
Attrezzature usate per la prova:
Finale:
ST-35 con valvole di potenza russe 6P14P-EV / EL84M / 6BQ5 e con NOS Mullard 7247 (UK)
Preamplificatore:
Conrad Johnson PV-8
Linea: NOS 5751 GE, 5965 Sylvania Black Plates
Phono: NOS 12AX7 Sylvania, 5751 GE, 5965 Sylvania Black Plates
Giradischi:
Pro-Ject RPM 5.1 con testina Ortofon 2M Black e Pro-Ject Speebox S su base antirisonante Pro-Ject Ground It DeLuxe 2.
CD:
NAD C 516 BEE.
Cavi:
Pro-Ject Connect It RCA CC phono cable, cavi d'interconnessione Van den Hul THE FIRST Ultimate, Transparent Music Link Super, Cavi di potenza VAN DEN HUL CS 122 HYBRID.
Diffusori:
Aliante Moda PF, impedenza 8 ohms (min. 6,5) 88dB per 1 watt (2.83V) / 1m posizionati su stand Sonus Faber.
Ambiente: mediamente assorbente di 20mq.
I K40Y-9 sono condensatori PIO realizzati per uso militare nella vecchia unione sovietica. La qualità di realizzazione è piuttosto alta, il conduttore è un foglio di alluminio mentre il dielettrico è in carta saturata d'olio e vetro, il tutto sigillato in un contenitore metallico.
Questi condensatori non hanno il suono scuro e rilassato che associamo generalmente ai carta e olio. Con questi condensatori l’ST-35 mantiene le sue caratteristiche sonore per cui è particolarmente amato. Il suo midrange è ancora lì, coinvolgente e ricco di armoniche, la risoluzione dei dettagli è alta e “l’aria" in cima più bella di quella che ho ottenuto dai polipropilene a spese però di un estremo basso più contenuto.
La ricostruzione tridimensionale, spaziale, è davvero molto bella ed è l’aspetto che colpisce maggiormente implementando questi condensatori. Il palcoscenico risulta più dettagliato, sono musicali e suonano naturali come il riferimento (polipropilene generici), dove questi ultimi però a confronto sono più generosi sull'estremo basso.
L’unica riserva che ho su questi K40Y-9 è il basso appunto. I polipropilene hanno un estensione e un impatto migliore su questo lato dello spettro, mettete su qualche CD con una batteria ben registrata e ve ne accorgerete subito. Seppur presente, il basso è più "timido" rispetto a quello dei polipropilene, le distanze sono piccole ma piuttosto apprezzabili.
Nel complesso con questi condensatori, L'ST-35 risulta molto piacevole da ascoltare, tanto che si può tranquillamente decidere di mantenerli in pianta stabile purché si cerchi di compensarne le “carenze” con un po di tube rolling o con abbinamenti specifici sul resto della catena.
Non ho molto altro da dire in merito, chi avesse in mente di provarli, faccia attenzione al poco spazio a disposizione sul circuito stampato dell’ST-35 che unito alla conducibilità del contenitore metallico potrebbe creare qualche difficoltà; Il contenitore metallico non deve toccare nulla attorno a se. Lasciateli rodare per circa 200 ore.
Buoni Ascolti
Attrezzature usate per la prova:
Finale:
ST-35 con valvole di potenza russe 6P14P-EV / EL84M / 6BQ5 e con NOS Mullard 7247 (UK)
Preamplificatore:
Conrad Johnson PV-8
Linea: NOS 5751 GE, 5965 Sylvania Black Plates
Phono: NOS 12AX7 Sylvania, 5751 GE, 5965 Sylvania Black Plates
Giradischi:
Pro-Ject RPM 5.1 con testina Ortofon 2M Black e Pro-Ject Speebox S su base antirisonante Pro-Ject Ground It DeLuxe 2.
CD:
NAD C 516 BEE.
Cavi:
Pro-Ject Connect It RCA CC phono cable, cavi d'interconnessione Van den Hul THE FIRST Ultimate, Transparent Music Link Super, Cavi di potenza VAN DEN HUL CS 122 HYBRID.
Diffusori:
Aliante Moda PF, impedenza 8 ohms (min. 6,5) 88dB per 1 watt (2.83V) / 1m posizionati su stand Sonus Faber.
Ambiente: mediamente assorbente di 20mq.